Vitamina D

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Vitamina D, un’alleata contro le infezioni respiratorie

La vitamina D è una vitamina essenziale per l’uomo perché dopo il suo passaggio dal fegato viene poi distribuita in tutto il corpo. L’effetto principale della vitamina D si ha sulle cellule intestinali, dove regola l’assorbimento di calcio, e sulle cellule delle ossa, dove controlla la formazione e il mantenimento dello scheletro. Molti studi indagano il ruolo della vitamina D nella regolazione del sistema immunitario, in particolare per la prevenzione e la cura delle infezioni respiratorie.

Vitamina D3, la vitamina del sole

Quando si parla di vitamina D si fa riferimento a un gruppo di molecole i cui principali rappresentanti sono l’ergocalciferolo o vitamina D2, che è presente nelle piante e in alcuni pesci, e il colecalciferolo o vitamina D3, che viene invece sintetizzata dalla nostra pelle quando viene esposta al sole.

Il primo collegamento tra la vitamina D e il sistema immunitario lo troviamo già tra la metà dell’800 e l’inizio del ‘900, prima della scoperta degli antibiotici, quando venivano usati l’olio di fegato di merluzzo (ricco di vitamina D) e l’esposizione al sole come vero e proprio trattamento contro la tubercolosi. Studi successivi hanno poi confermato il meccanismo biologico del loro effetto terapeutico. [1]

Carenza di vitamina D

La vitamina D, pur trovandosi in alcuni animali e vegetali, è presente in basse quantità e non è quindi possibile ottenerne una dose sufficiente solamente con la dieta. La maggior parte della vitamina D presente nel nostro organismo è infatti stata sintetizzata dalla pelle a contatto con le radiazioni solari, in particolare con i raggi UVB. Non è possibile stabilire il tempo sufficiente di esposizione al sole per il corretto apporto di questa vitamina perché la quantità di queste radiazioni dipende dall’ora del giorno, dal periodo dell’anno, dall’altitudine, dalla quantità di melanina presente sulla pelle. Inoltre, i raggi UVB vengono schermati dalle nuvole e dagli strati di inquinamento. Mentre un tempo erano soprattutto gli anziani a presentare i sintomi da carenza di vitamina D, negli ultimi tempi si sta assistendo a un aumento della carenza di questa vitamina nella popolazione di tutte le età, dovuta soprattutto allo stile di vita più sedentario, con meno ore passate all’aria aperta.

Inoltre, la carenza di vitamina D può essere anche dovuta a malassorbimento intestinale, insufficienza epatica o renale, obesità e assunzione di alcuni farmaci come antiepilettici e corticosteroidi. [1]

Studi recenti hanno osservato la relazione tra bassi livelli di vitamina D e l’insorgenza di alcune malattie, e, allo stesso modo, tra integrazione a base di vitamina D e calo della mortalità, questo è probabilmente dovuto dalle sue proprietà antiinfiammatorie e immunomodulanti. [2]

Vitamina D e infezioni respiratorie acute

Una ricerca del 2017 ha confrontato 25 studi clinici per un totale di più di 10.000 pazienti, osservando che tutti questi studi hanno mostrato un effetto protettivo dell’integrazione di vitamina D contro le infezioni acute del tratto respiratorio, in particolare negli individui con profonda carenza di vitamina D. [3]

Inoltre, durante l’attuale pandemia, una ricerca sull’associazione tra vitamina D e infezioni da Covid-19 ha rilevato che durante l’inverno, quando si è meno esposti alla luce solare, l’integrazione con vitamina D può ridurre il rischio di sindromi respiratorie acute, consigliando quindi l’assunzione di questa vitamina in via preventiva. [4]

Bibliografia

[1] Nipith Charoenngam and Michael F. Holick. Immunologic Effects of Vitamin D on Human Health and Disease. Nutrients 2020, 12, 2097.

[2] Teresa Kulie, Amy Groff, Jackie Redmer, Jennie Hounshell and Sarina Schrager. Vitamin D: An Evidence-Based Review. JABFM November–December 2009 Vol. 22 No. 6

[3] Martineau AR, Jolliffe DA, Hooper RL, Greenberg L, Aloia JF, Bergman P, et al. Vitamin D supplementation to prevent acute respiratory tract infections: systematic review and meta-analysis of individual participant data. BMJ 2017; 356:i6583.

[4] William B. Grant, Henry Lahore, Sharon L. McDonnell, Carole A. Baggerly, Christine B. French, Jennifer L. Aliano and Harjit P. Bhattoa. Evidence that Vitamin D Supplementation Could Reduce Risk of Influenza and COVID-19 Infections and Deaths. Nutrients 2020, 12, 988.