La vaginite

Fastidio intimo da vaginite

La vaginite è l’infiammazione della mucosa vaginale che, talvolta, si estende fino ad interessare anche la vulva, la parte esterna della vagina (vulvovaginite).

È una patologia molto comune e fastidiosa in età adulta, per cui le donne si rivolgono frequentemente al ginecologo: infatti la Vaginite è tra le prime diagnosi fatte dal ginecologo con circa 2,7ML di casi all’anno (dati SPM 2017).

Le vaginiti da Candida albicans

Le recidive

Le vaginiti da Candida albicans sono le più comuni e costituiscono circa il 50% del totale delle vaginiti infettive. Si manifestano con abbondanti perdite bianche di tipo caseoso, inodori, con forte prurito e importante stato infiammatorio ai genitali esterni.

Le vaginiti da Candida albicans sono molto diffuse nella popolazione femminile : circa il 75% delle donne ne soffre almeno una volta nel corso della vita e sono molto comuni le recidive dopo il primo episodio. Particolarmente significativo il fatto che il 4-8% delle donne soffrano di vaginiti da Candida albicans ricorrenti con almeno 4 episodi all’anno.

La terapia

I protocolli terapeutici prevedono l’utilizzo di specifici antimicotici per uso topico (ovuli o crema) per 7-14 giorni oppure l’utilizzo di antimicotici sistemici per 1-3giorni.

Più complessa la terapia per le vaginiti da Candida albicans recidivanti con la presenza di almeno 4 episodi nell’anno: in questi casi viene consigliata la terapia di base a cui va associato un trattamento con antimicotico orale per almeno 6 mesi.

I sintomi: come distinguere le vaginiti

Ogni tipo di vaginite presenta dei segni e dei sintomi che consentono, con un po’ di esperienza, di identificarne la probabile origine:

  • La Vaginite da Candida presenta delle tipiche secrezioni bianche, dense, tipo ricotta; è inodore; ha una forte componente di prurito ed eritema(rossore) anche ai genitali esterni
  • La Vaginite da Gardnerella presenta perdite grigiastre fluide; manifesta il tipico odore di pesce; scarso prurito ed irritazione.
  • La Vaginite da Trichomonas presenta perdite giallo verdi schiumose; maleodorante; forte prurito eritema e bruciore
tabella dei sintomi della vaginite da Candida, gardnerella e trichomonas

Fattori di rischio

I fattori più comuni nel favorire l’insorgenza delle vaginiti sono:

  • Le variazioni ormonali legate al ciclo mestruale, alla gravidanza, alla contraccezione ormonale e alla menopausa.
  • L’attività sessuale intensa
  • Le non corrette pratiche igieniche che possono favorire il passaggio di germi intestinali in vagina a causa della contiguità anatomica fra ano e vagina stessa.
  • Utilizzo di sostanze e materiali in grado di irritare la mucosa e alterare il pH vaginale quali saponi aggressivi, assorbenti interni, detersivi e ammorbidenti
  • Indumenti troppo aderenti o in tessuti sintetici che vanno ad aumentare la temperatura a livello genitale.

Saccharomyces cerevisiae CNCM I-3856 e vaginiti recidivanti

Il Saccharomyces Cerevisiae è un lievito probiotico salutare normalmente utilizzato a scopo alimentare per la sua capacità fermentante.

In particolare, il ceppo CNCM I-3856 di questo lievito è stato appositamente selezionato e studiato, sia a livello microbiologico che clinico, per la sua capacità di ripristinare l’equilibrio della flora vaginale.

A livello microbiologico, infatti, si è visto che è in grado di limitare la proliferazione della Candida antagonizzandone l’adesione a livello vaginale.

A livello clinico ha dimostrato la capacità di rendere più efficace il trattamento farmacologico con l’antimicotico, prevenendo significativamente la comparsa di recidive e limitando contemporaneamente lo stato infiammatorio vaginale.

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Saccharomyces cerevisiae CNCM I-3856 e gravidanza

La vaginite da Candida è particolarmente frequente in gravidanza dove colpisce 1 donna su 3.

Saccharomyces Cerevisiae CNCM I-3856, in qualità di lievito probiotico, non presenta alcuna controindicazione e può essere usato tranquillamente durante la gravidanza.

Donna in gravidanza che assume integratori alimentari